top of page
NodiOnline

Il Tom Tom delle Relazioni

Aggiornamento: 9 ago 2021


Sociogramma Moreniano Uno strumento di mappatura delle relazioni


Potevi pensare che era matto. Ma non era così semplice. Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c’è in Bertham Street, d’estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c’è mai stato. In questo era un genio. Sapeva ascoltare. E sapeva leggere. Non i libri, quelli suon buoni tutti, sapeva leggere la gente. I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia … Tutta scritta, addosso. Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava… Ogni giorno aggiungeva un piccolo pezzo a quella immensa mappa che stava disegnandosi nella testa, immensa, la mappa del mondo, del mondo intero, da un capo all’altro, città enormi e angoli di bar, lunghi fiumi, pozzanghere, aerei, leoni, una mappa meravigliosa.“ Alessandro Baricco, Novecento

Chiudi gli occhi e immagina una terra ancora da esplorare. Una terra costituita sia da sguardi conosciuti che da visi ignoti. Questo luogo si chiama “Relazioni”. In che modo potresti orientarti? Quale strumento potresti utilizzare per conoscere il territorio?


Secondo il medico e psicoanalista John Bowlby, gli individui, fin dai primi mesi di vita, attraverso l’interazione col proprio ambiente (fisico, affettivo e relazionale), costruiscono dei Modelli Operativi Interni (MOI) del mondo fisico e sociale che li circonda.

Hai presente quando, qualche anno fa, nelle proprie auto si installava il navigatore satellitare "Tom Tom"? “Gira a destra, gira a sinistra, continua dritto, fai un’inversione ad U consentita!” A patto che la strada sia sgombra o non ci sia un vigile nei paraggi; a quel punto dovresti utilizzare un’altra strategia di risoluzione al problema (*).


Ecco! Così come potremmo aver bisogno di un navigatore per orientarci e arrivare a destinazione, così abbiamo bisogno di uno strumento che ci permetta di orientarci nelle relazioni.

Bowlby ci viene in soccorso con un' interessante teorizzazione elaborata attraverso un’ attenta e lunga osservazione delle relazioni accudente/accudito: i Moi comprendono i Modelli Operativi di Sé e delle figure di accudimento o, ancor più precisamente, modelli di Sé-con-l’Altro, vale a dire della Relazione.

I MOI sono rappresentazioni mentali, costruite dall’individuo come strutture mentali che contengono le diverse configurazioni (spaziale, temporale, causale) dei fenomeni del mondo e che hanno la funzione di veicolare la percezione e l’interpretazione degli eventi, consentendogli di fare previsioni e crearsi aspettative sugli accadimenti della propria vita relazionale.

Tutti noi, dunque, possediamo una nostra, personalissima mappatura interna che ci permette di orientarci nel mondo delle relazioni.

Una mappatura interna che ci motiva e/o guida a intessere relazioni o a respingerle, a consolidarne alcune piuttosto che altre, a cercarne di nuove o interromperle.

Una mappatura interna che ha a che fare non solo con il nostro modo di percepire e “catalogare” informazioni a livello sensoriale e cognitivo ma, soprattutto, con il nostro modo di sentire, provare emozioni.

I Moi, perciò, sono il nostro Tom Tom interiore.

Quello che ci orienta, e, ogni tanto, può farci sbagliare strada. Che, sicuramente, ha bisogno di ri aggiornamenti continui per funzionare meglio.


Ora prova a richiudere gli occhi. Figurati i contesti in cui interagisci. Famiglia, gruppo di lavoro, gruppo di amici. Come potresti mappare le relazioni presenti in quel determinato gruppo? Esistono degli strumenti che ci consentono di visualizzare lo “stato dell’arte” delle interazioni esistenti?


Lo Psichiatra Jacob Levi Moreno, genio creativo del secolo scorso, ha ideato uno strumento e metodo di analisi della complessità relazionale organizzativa e comunitaria: Il Sociogramma.

Il Sociogramma è una rappresentazione grafica delle relazioni sociali all’interno di un gruppo modesto di persone (non oltre i 50 elementi). Si tratta di tracciare un grafico che descrive un determinato fenomeno sociale, in un determinato momento preciso, attraverso Punti o Nodi collegati a Linee o Vettori.

I punti rappresentano i soggetti coinvolti nell’analisi (persone, gruppi, comunità ecc..), le linee/vettori rappresentano le relazioni.

Moreno decise di utilizzare il termine Vettore proprio perché le spinte relazionali possono vertere su due fronti: avvicinamento o repulsione. Per tale motivo si possono tracciare vettori che mostrano anche l’intenzione di relazionarsi verso un determinato soggetto o l’intenzione ad allontanarsi.

Utilizzò il termine Nodo perché, attraverso le sue sperimentazioni, si accorse che le rappresentazioni grafiche che, via via, si andavano delineando nelle sue analisi dei gruppi sociali, assomigliavano sempre più ad una vera e propria rappresentazione di una Rete. Per questo i soggetti in gioco sono anche nominati: i Nodi della Rete.


A Maglia Stretta o Larga?

All’interno della Rete, Moreno, volle identificare il grado di densità relazionale presente tra i membri, ovvero: il numero di contatti presenti.

In poche parole, per esempio, se all’interno di un gruppo classe o gruppo di lavoro volessimo analizzare questo elemento, dovremmo andare a identificare e numerare il numero di vettori presenti nel nostro grafico.

A seconda della Trama della nostra Rete ci faremo un’idea di quanto quel gruppo è denso o meno.


Perché ci è utile tutto questo?

La densità relazionale all’interno della Rete non è l’unico elemento che Moreno analizzò ma è uno degli elementi che qualsiasi esperto nel Lavoro Sociale di Comunità andrebbe ad analizzare per cominciare a farsi un’idea di chi ha davanti e di come operare.

La letteratura sul tema mostra che una Rete ad Alta Densità/Maglie Strette ha i suoi vantaggi:

- tende a favorire la comunicazione - a mobilitare rapidamente le risorse;

la Rete a Bassa Densità/Maglie Larghe, invece, permette l’accesso a informazioni e risorse multiple e diversificate.


Gli Svantaggi? Nella prima tipologia di Rete va da sé, è come stare con i parenti durante il pranzo di Natale, il cibo è buonissimo, il calore è palpabile ma … il rischio di sentire una forte pressione ad aderire e a regole (Conformismo) è elevato.

E in quella a Maglie Larghe? E’ come una cena tra gli amici degli amici: si possono incontrare persone stimolanti ed arricchenti dal punto di vista cognitivo ed emotivo ma … il grado di Coesione può venire a mancare.


In Conclusione …

Per comprendere che cosa ci motiva a creare nuove relazioni o a interromperne altre, vi invitiamo a consultare un bravo psicologo!

Per maggiori informazioni sullo strumento del Sociodramma Moreniano e suo utilizzo consigliamo la lettura delle opere: - “Who Shall Survive”, J.L. Moreno; - “Metodi Collaborativi. Strumenti per il lavoro sociale di comunità”, E. Ripamonti, D.Boniforti.

(*) Per maggiori informazioni sul concetto di “Strategia di risoluzione ai problemi" si rimanda alla letteratura psicologica riguardo "le Modalità di Coping” - teorie di Lazarus e Folkman.


Per tutto il resto c’è .. . Associazione NODI! Scrivi a nodi@nodionline.it

Seguici su Fb: Nodi Playback Factory

73 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page